giovedì 25 settembre 2008

Tortelli di zucca, ovvero come ti riproduco il nordico piatto!

Mi ricordo le mie prime volte qui a Carpi, abitavo ancora a Napoli; un giorno in cerca di un prodotto tipico che non contenesse carne, mi sono imbattuta nei tortelli di zucca .... beh, non so come sia l'amore a prima vista, ma quello fu sicuramente amore al primo assaggio. Nacque così la consuetudine di comprarne sempre un pò da portare giù. La cosa seguiva un rituale preciso. Il giorno dell'acquisto chiamavo la Mari e le dicevo: uè, varda dint'a lo frigorifero ... lo burro ce sta? .. la salvia no eh!!! ah si??? .... allora tieniti pronta. Seguiva viaggio in treno e all'arrivo a Piazza Garibaldi, messo piede sul taxi, scattava la seconda e decisiva telefonata alla Mari: uèèè, addò stai ... io sono arrivata alla stazione, prepara l'acqua!!!!!!!

Adesso non viviamo più a Napoli e quasi un anno passato in Emilia Romagna ci ha rese più spregiudicate, abbiamo cercato di riprodurre il tortello di zucca locale (leggermente diverso dal classico mantovano), delizioso equilibrio tra il dolce e il salato .......

Per il ripieno
• 600 gr di polpa di zucca gialla
• 50 gr di amaretti
• 1 cucchiaio e mezzo di mostarda mantovana
• misto pepe
• sale
• 2 cucchiai di pangrattato
• 3 cucchiai di parmigiano
• noce moscata
• un pochino di buccia di limone grattugiata

Per la pasta
• 350 gr farina 00
• 150 gr di farina di semola di grano duro
• 3 uova
• mezzo bicchiere di acqua fredda
• un pizzico di sale

Per il condimento
• Burro
• salvia
• parmigiano
• glassa di aceto balsamico

Procedimento: per il ripieno, mettiamo la zucca tagliata a pezzi con la buccia dentro al forno a 180° per circa un'ora affinchè si asciughi. Intanto sbricioliamo gli amaretti e tagliamo finemente la mostarda. Uniamo questi due ingredienti alla polpa della zucca, privata della buccia e schiacciata. Mescoliamo bene e aggiungiamo il sale, il pepe, la noce moscata, in pangrattato e il parmigiano. Noi abbiamo aggiunto anche della buccia di limone grattugiata, secondo me ci sta bene ma in dosi minime. Alla fine il nostro ripieno, ben amalgamato, va lasciato riposare per un paio d'ore. Abbiamo tutto il tempo per impastare la sfoglia, unendo le uova, l'acqua e il sale alla farina. Dopo averlo lavorato un bel pò per ottenete un impasto liscio e compatto, lo lasceremo riposare 30 minuti prima di tirare la sfoglia con il matterello. Poi sta alla vostra abilità comporre gli elementi nel formato che più vi aggrada ..... noi tra il tortellone e il raviolo abbiamo optato per il secondo.

Cottura in abbondante acqua salata per 10 minuti e serviti con burro fuso e salvia, abbondante parmigiano e qualche goccia di aceto balsamico (noi, in questo caso abbiamo usato la glassa).

E per la rubrica "Noi li mangiamo così", vi invitiamo a provarli fritti. Per noi è stata una gustosa scoperta. I tortelli di zucca fritti sono ottimi per un aperitivo e molto pratici da portare in ufficio nei vostri lunch box o bento ..... insomma una pausa pranzo un pò più sostanziosa!!!

5 commenti:

Julie ha detto...

ah, i tortelli di zucca... come sono buoni...
però, troppo complicati da fare :). io non sono ai livelli di ago, con il sugo (probabilmente pronto) sulla fetta biscottata, ma mi scoccio di fare queste cose hehehe.
carpi, rita, mari, aspettatemi. non è stato adesso ma io arrivo presto!
beijossssss

Cuoche per caso ha detto...

Caraaa... una volta avevamo un frigo pieno di cose per teeee..... ma adesso ... sigh, non abbiamo più neanche un frigo!!!! umm mi sa che ci convertiremo anche noi alla fetta biscottata al sugo stasera!!! :)))))

Anonimo ha detto...

...Mi ricordo quando tornavi a Napoli con i tortelli... e anche quando "mister tortello" si è rifiutato di venderli per la paura che il trasporto potesse rovinarli!! ;)

rita ha detto...

UMMM adesso che siamo carpigiane e residenti ... abbiamo le carte in regola per assaggiare le delizie di Mr Tortello o dobbiamo perfezionare la nostra pronuncia dell'emiliano per mascherarci meglio? :)

carla ha detto...

hei ciao ragazze!ma anch'io sono di carpi!
che bello vadere ancora delle carpigiane che hanno passione x la cucina!beh anche se non di origine...ma fa niente,perche' penso che sia un ottimo katrimonio la cucina emiliana e la cucina campana(che x altro adoro).
in bocca al lupo x il vostro blog che continuero' a seguire!
baci carla